mercoledì 28 maggio 2014

L'orto in balcone

Dovendo rinunciare al mio vero orto, per cambio di casa, mi sono ritrovato senza un campo da seminare. Nonostante un tentativo fallimentare effettuato qualche anno fa, ho deciso di mettere a frutto la conoscenza degli anni precedenti per una nuova sfida: l'orto in balcone!

E' come dicevo una vera sfida perché alcune piante sono facilmente coltivabili in terra ( la natura fa spesso il suo dovere senza aver bisogno di aiuto ) mentre sul balcone bisogna avere tutto sotto controllo.

L'esposizione stessa del balcone è fondamentale sia per la scelta di cosa coltivare sia per la buona riuscita del mini raccolto.  Per mia fortuna ho un balcone esposto a SUD che è la situazione ideale.

Anche l'elevazione del balcone è una variabile importante: un balcone in piano alto sarà di solito più luminoso di un piano basso, sulla luminosità influiscono anche altre variabili come ad esempio la distanza da altri edifici nelle vicinanze.

I vasi sono la successiva preoccupazione; ogni tipo di pianta ha bisogno del suo spazio, è spesso un errore da principianti cercare di coltivare troppe piante tutte ravvicinate.
Per avere due buoni contenitori ho deciso di usare due casse della frutta in legno, casse alte che contenevano mele, seguendo il tutorial al link ho assemblato le due casse ponendo entrambi gli strati il primo di juta e il secondo di plastica bloccandoli alle casse di legno con una spara chiodi.

Le casse devono essere alte per poter lasciar spazio alle radici,  è importante lasciare uno strato di torba in fondo alle casse e creare dei fori per l'uscita dell'acqua in eccesso.

Una volta costruite le casse (o avendo a disposizione dei GROSSI  contenitori)  questi vanno colmati con del terriccio.

Per la coltivazione in vaso è fondamentale la scelta di un ottimo terriccio (se contiene anche perlite è meglio), io ho usato il seguente terriccio Light-Mix della marca Bio Bizz che si compra in negozi specializzati o anche online ( Milano ovest : da Garden West oppure da Green Town vicino a corso Buenos Aires )

Riempite le casse o i vasi di terra fino a colmarle e poi potrete sistemare le vostre piantine. Sconsiglio di seminare nei vasi, a parte per insalate e coltivazioni molto semplici. Con delle buone piantine avrete maggiore successo.

Ricordatevi di aiutare le piante con l'aggiunta di nutrimento ( compost o emulsione di pesce o altri nutrimenti BIO).

Nelle immagini la mia attuale coltivazione (28-Maggio-2014) di due piante di pomodori insalatari e di una bellissima zucchina trombetta ( o di albenga).

Buon divertimento.... :)

martedì 12 giugno 2012

Maggio e Giugno, Papaveri e Fave



Resoconto dell'andamento dell'orto:
ai primi di Giugno ho raccolto le fave, gustate come aperitivo insieme al pecorino.
Le piante sono state infestate dalle afidi nere, questi parassiti sono molto comuni sulle piante ricche di azoto quali le fave. Ho trattato le piante con un prodotto naturale a base di estratto di Neem pianta che cresce in Asia.
Il trattamento ha dato dei risultati positivi anche se non ha neutralizzato i piccoli insetti.

Inoltre sto mangiando insalata e nella prima settimana di giugno ho raccolto le prime zucchine (varietà di Faenza).

A Milano quest'anno anche un'inspiegabile invasione di papaveri cresciuti in ogni anfratto.... meravigliosi!

sabato 28 aprile 2012

Trapianti in campo

Le prime giornate calde di Maggio segnalano che è tempo di portare le piantine dai vasetti alla loro definitiva sede in campo.

Negli orti di via Chiodi ci sono migliaia di scuole di pensiero differenti su quando sia il momento giusto per trapiantare ogni specie vegetale.
E' sempre importante dare uno sguardo alle previsioni meteo per capire se le temperature non subiranno un repentino cambiamento (soprattuto giornate di freddo anomalo).
Un trapianto anticipato è pressoché inutile perché ogni pianta comunque crescerà con le temperature gradite.

Vediamo un esempio: i Pomodori.


Seminati a inizio aprile in piccole celle di plastica, dopo circa 4 settimane dalla nascita dei germogli le singole piante sono state trapiantate  in vasetti più grandi (altezza di almeno 10 cm).
E' importante usare un vaso che possa ospitare tutte le radici (il lungo fittone del pomodoro), lasciando la pianta in celle o piccoli vasetti vi è il rischio di vedere uscire le radici dal foro di uscita del vaso, in tal caso la pianta crescerà più debole.

Nel mese di coltivazione delle piccole piante di pomodoro ho lasciato i vasi in posizione soleggiata(esposti a sud) e in caso di giornate o nottate particolarmente fredde li ho protetti portandoli in casa (solo a inizio aprile). Una volta a settimana ho innaffiato le piantine con emulsione di pesce diluita.

Ora le piante sono pressoché pronte per il trapianto vero e proprio.
E' bene trapiantare le piantine che abbiamo una vita di 6-8 settimane, piante con più settimane di vita avranno più difficoltà ad ambientarsi nella nuova locazione.
Nel trapianto in campo è bene interrare anche una parte del fusto, usando questa tecnica si otterrà un pianta con un sano e sviluppato apparato radicale in grado di affrontare i periodi più secchi dell'estate.

domenica 1 aprile 2012

Vasetti per l'estate


Dopo un mese di marzo particolarmente caldo, oggi ho seminato dei vasetti per l'estate.
Ho mescolato del comune terriccio con perlite (quei puntini bianchi che si vedono in foto) ho innaffiato con nebulizzatore acqua ed emulsione di pesce e infine seminato pomodori e zucchine.
Quest'anno ho deciso di coltivare due varietà di zucchine differenti, zucchini di Faenza e zucchini genovesi (varietà dal colore chiaro e dal sapore dolce).
Le temperature sono destinate ad abbassarsi nei prossimi giorni e quindi di giorno la terra dovrà scaldarsi al sole per raggiungere le temperature gradite ai semi (maggiore di 21°)  mentre di notte porterò i vasetti al chiuso per evitare sbalzi di temperatura dannosi.
All'esterno i vasetti sono orientati a SUD per ottimizzare l'esposizione solare.

domenica 4 marzo 2012

La nuova Stagione: marzo all'orto

E' marzo e il popolo degli orti si sveglia, come dal letargo.
Escono dalle proprie case cittadine, e scendono agli orti, si salutano si raccontano, scherzano.
Ognuno porta al campo le piccole novità dell'inverno e si scambia buoni consigli e propositi.
In città è come vedere una razza in via d'estinzione.
Stamattina con gioia ho ritrovato la pace di lavorare nel silenzio delle erbe, in compagnia dei lombrichi.

A novembre avevo concimato e coperto le aiuola con foglie secche. Sembra che tale accorgimento abbia fatto riposare la terra come in un piacevole riposino pomeridiano sotto la coperta. La terra infatti si è mantenuta morbida, feconda e piena di lombrichi.


Dopo aver girato la terra con zappa e forca ho seminato:
-Lattuga da taglio
-Cipolle
-Fagiolini
-Fave (è già troppo tardi ma volevo sperimentare)
-Spinaci (nota 15 Marzo: germogliati circa 10 gg dopo la semina)
-Basilico
-Prezzemolo

Buon lavoro a tutti!


domenica 13 novembre 2011

Novembre all'orto: i lavori per la prossima stagione




Oggi ho iniziato a preparare un'aiuola, oramai vuota, per la prossima primavera.
Ho zappato la terra, aggiunto perlite e dello stallatico pellettizato (secco a palline).
Infine ho mescolato la terra smossa e dopo una rastrellata per livellare, ho ricoperto il tutto di un sottile strato di foglie secche raccolte dal vicino albero.

La Natura non lascia mai la terra "nuda", in primavera ed estate copre il terreno di erbe e fiori, in autunno e in inverno con foglie e sterpi. La terra scoperta non può che impoverirsi, seccarsi e perdere fertilità.

Le foglie secche apportano azoto al terreno, durante l'inverno per la pioggia e per la neve si mescoleranno alla terra e verranno trasformate in nuova terra dai lombrichi, instancabili trasformatori di materia organica.

mercoledì 3 agosto 2011

Peparasi all'autunno



il 24 luglio ho seminato dei semi di cavolo di Bruxelles, in tre giorni dai semi sono spuntati i piccoli germogli.
Inoltro ho comprato piantine di cavolo cappuccio, broccolo, verza e porri.
A settembre intendo sostituire le rimanenti zucchine con insalate e spinaci.
La zona delle melanzane e peperoni verrà sostituita con la senape che, si dice, migliora la struttura del terreno e trae giovamento dalla terre argillosa (coltiazione da sovescio)